Castellana, non solo Grotte
Castellana Grotte è il cuore della terra degli ulivi secolari e del mare azzurro custodisce un tesoro, lo spettacolo incantato delle Grotte di Castellana. Castellana si chiama “Castellana Grotte” dal 1950 in omaggio al meraviglioso mondo sotterraneo scoperto nel 1938 dal Prof. Franco Anelli. Importante richiamo turistico del comprensorio, per le grotte di Castellana, gestite dall’omonima società a socio unico (il Comune), la promozione non può prescindere da quella di tutto il comprensorio. Infatti Castellana è capofila del consorzio turistico intercomunale “Trulli, grotte, mare” (comuni di Castellana Grotte, Conversano, Noci, Polignano).
Il Consorzio ha intrapreso dal ’98 una politica di concertazione: è presente alle principali campionarie italiane ed estere, promuove il territorio in modo coordinato. Castellana è anche capofila per lo studio di fattibilità promosso dalla Regione Puglia: tutto il territorio di riferimento mira a ricavare almeno seimila posti letto in più nelle campagne e nelle costruzioni tipiche (masserie, trulli e case rurali in rovina) da destinare all’accoglienza turistica, recuperando nel contempo uno straordinario patrimonio artistico.
E Castellana è sede di “Viedulivi”, comitato di gestione della strada dell’olio extravergine di oliva n. 3 (comprende tutto il territorio della Murgia dei trulli e delle grotte attraverso un itinerario ambientale, enogastronomico e turistico che comprende Alberobello, Casamassima, Castellana Grotte, Conversano, Locorotondo, Mola di Bari, Monopoli, Noci, Polignano a Mare, Putignano, Rutigliano e Turi). Per la difesa e la valorizzazione dell’olio extravergine d’oliva e degli ulivi dai tronchi nodosi che da secoli testimoniano le fatiche del popolo contadino che dell’olio faceva una ragione d’esistenza.
La Visita delle Grotte
Si snoda attraverso un affascinante scenario che a partire dalla Grave, la caverna che comunica con l’esterno attraverso lo splendido lucernario naturale, si estende per un chilometro e mezzo tra caverne e corridoi dai nomi fantastici e mitologici, fino alla meravigliosa grotta bianca, a ragione definita per la sua lucentezza tra le più belle grotte al mondo. Altre offerte culturali e didattiche: la visita Speleojunior per ragazzi in gita scolastica, il museo spleologico “Anelli” con le sezioni di speleologia e carsismo.
La prossima frontiera è la visita virtuale, per quanti impossibilitati a discendere in grotta. E’ finanziata con “Progetto DIVIS – Distretto Virtuale per lo sviluppo – Il futuro del passato”, dell’associazione casse di risparmio italiane. Un ulteriore finanziamento PIS “Barocco Pugliese” sta consentendo il completamento del museo speleologico e della fruizione delle Grotte (per lo studio di altri rami sotterranei).
Itinerario Parziale (1 km in circa 50 minuti)
Alta stagione:
8.30, 9.30, 10.30, 11.30, 12.30, 13.00, 14.30, 15.30, 16.30, 17,30, 18.30, 19.00
Bassa stagione:
9.30, 11.30, 12.30
Grotta Bianca (3 km in quasi due ore)
Alta stagione:
9.00, 10.00, 11.00, 12.00, 15.00, 16.00, 17.00, 18.00
Bassa stagione:
10.00, 11.00, 12.00
In alta stagione, nel mese di agosto sono previste visite notturne
Visite anche in inglese e tedesco.
Costo dei biglietti:
Normale
Parziale: euro 10,00
Grotta Bianca: euro 15,00
Ridotto
Parziale: euro 8,00
Grotta Bianca: euro 12,00
Gratis: bambini fino a 6 anni; per comitive organizzate (1 ogni 20) Ridotto : dai 6 ai 12 anni, militari di leva e comitive organizzate (almeno 20 persone) Ridottissimo: comitive scolastiche, di militari di leva, soggiorni climatici anziani.
Per informazioni dettagliate vai su www.grottedicastellana.it
Info 080.4998211
Num. verde 800213976
fax 080.4998219
Le chiese
- Il Purgatorio (XVII secolo), museo delle tele di Vincenzo Fato;
- la Chiesa Madre (XIV sec.), la più grande e antica chiesa della città, conserva pregevoli opere dello scultore Aurelio Persio;
- San Francesco da Paola (XVII secolo) e i dipinti del Miglionico;
- San Francesco d’ Assisi (XVII secolo) con splendidi altari e decorazioni scultoree di Fra’ Luca Principino (1684-1750);
- il Caroseno, dalla bella facciata barocca.
I palazzi
- Il Palazzo Municipale (ex convento della chiesa di San Francesco: il chiostro interno, le sale, le tele di Sergio Niccolò de Bellis), dove sono in via di ultimazione i lavori di adeguamento;
- il Municipio Vecchio (XVI secolo);
- le facciate dei palazzi: i settecentesci di via Roma, gli ottocenteschi di corso Italia e via Risorgimento (progettato dall’ architetto Sante Simone, ospita la biblioteca civica).
Il centro storico
Tra le strade lastricate si scorgono chiese, palazzi, archi, e case bianche ristrutturate. Per restituire al centro storico decoro, vivibilità e qualificazione ambientale ci sono agevolazioni tributarie per la ristrutturazione di abitazioni private e per le attività commerciali. L’ iniziativa rientra in un più ampio programma di recupero previsto nei tre piani particolareggiati del centro storico, uno per ogni zona: il nucleo più antico (XI secolo), gli ampliamenti del 1300-1400, gli sviluppi fuori le mura del 1700-1800. E si sono appena conclusi i lavori di risanamento della voragine di largo Porta Grande. La zona è stata restituita al paesaggio urbano dopo gli effetti del disastroso crollo del 1968 che inghiottì un antico palazzo (i lavori, dal complesso iter procedurale sono iniziati nel 1997).